mercoledì 19 settembre 2012

SOLUZIONE FISIOLOGICA CON SALE ROSA DELL'HIMALAYA

Oggi vi posto la ricetta per la soluzione salina fatta con il sale rosa dell'Himalaya, le cui innumerevoli proprietà potete trovare nel post precedente.


La soluzione salina ha molteplici usi: può essere utilizzata per prevenire diversi tipi di malattie, sia in uso interno che esterno, ed essere utilizzata come coadiuvante per migliorare alcuni disturbi come il raffreddore, il naso chiuso, il catarro, etc...
Noi possiamo preparare una certa dose di soluzione salina ed in tal modo averla sempre pronta all'uso, quando ne abbiamo bisogno.
Innanzitutto prendiamo un vaso di vetro o una bottiglia di vetro con la bocca larga (tipo quelle della passata di pomodoro), ben lavato e sterilizzato e lo riempiamo di pezzetti di sale rosa dell'Himalaya (è meglio usare il sale a pezzettoni grossi, oppure il sale grosso da cucina, ma se non lo avete, anche il sale fino va bene) fino a raggiungere poco meno della metà del vaso e successivamente lo riempiamo di acqua completamente.
Dovete sapere che l'acqua è satura di sale con una soluzione al 26%, quindi finchè il sale sarà depositato sul fondo del vaso vuol dire che avete a disposizione una soluzione salina al 26%.
Gli usi sono molteplici, ma principalmente il sale è utile nei problemi alle vie respiratorie e alla pelle.
I principali sono:
- inalazioni per eliminare muco e catarro
- mal di gola
- pelle secca
- raffreddore da fieno
- contusioni, distorsioni
- herpes, punture di insetto
- otite, bronchite
- problemi digestivi
- verruche e funghi
Ve ne parlerò più approfonditamente nei prossimi post.
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Perché fa bene e come usarlo
Maurizio Costi

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martedì 11 settembre 2012

SALE ROSA DELL'HIMALAYA

Visto che nei post precedenti abbiamo parlato molto di sale, ho deciso di presentare a tutti coloro che non lo conoscono ancora, l'unico sale puro, non trattato, che si può utilizzare in sostituzione del sale normale: si tratta del Sale Rosa dell'Himalaya.
Tutti utilizziamo il sale nella nostra dieta, chi più, chi meno, e sappiamo che il sale comune (raffinato), quello bianco, è estratto dal mare. Ma sappiamo come viene lavorato? L'acqua del mare viene raccolta, viene lasciata evaporare, il sale residuo viene trasportato in raffineria, lavato, depurato, spesso vengono aggiunti degli antiagglomeranti chimici per evitare che si inumidisca e quindi si indurisca.
Ma a voi va ancora di mangiare questo tipo di sale?
Io è da più di due anni che utilizzo il Sale Rosa dell'Himalaya e mi trovo benissimo, ne uso molto meno di quello normale, ha lo stesso identico sapore ed è un sale veramente ottimo. Forse il prezzo è più caro del sale normale, ma diciamocelo, quanti Kg di sale consumate in un anno? Non è di certo questo che incide sulla vostra spesa, anzi, avendo un sacco di proprietà benefiche, probabilmente risparmierete anche di medici e medicine...
Il Sale Rosa dell'Himalaya non proviene dal mare, che ormai è molto inquinato, ma dalle miniere formatesi milioni di anni fa, quando, con il formarsi delle catene montuose, alcuni tratti di mare sono rimasti intrappolati sulla terraferma. Lì l'acqua è evaporata poco a poco e ha lasciato depositato il sale.
La più grande miniera di sale sulla terra si trova alle pendici dell'Himalaya ed è proprio lì che viene prodotto questo sale pregiato, puro, ricco di moltissimi microelementi oltre al semplice cloruro di sodio.
Il Sale Rosa dell'Himalaya contiene 84 microelementi, tra cui tutti gli oligoelementi di cui il nostro organismo ha bisogno; non è un sale raffinato, quindi non viene trattato chimicamente. Viene semplicemente raccolto, selezionato, lavato per togliere polvere e residui, macinato e impacchettato.
E' quindi il sale più puro e completo della Terra ed è particolarmente adatto all'uso alimentare in quanto ha un sapore meno forte rispetto al sale marino ed è completamente assimilabile dall'intestino, e non essendo solamente cloruro di sodio, non crea problemi di ritenzione idrica.
Questo sale ha moltissimi utilizzi oltre a quello alimentare, ma di questi vi parlerò in un prossimo post.
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domenica 9 settembre 2012

MAL DI SCHIENA: IMPACCO DI SALE GROSSO

Indicazioni: dolori nella zona lombare, mancanza di energia.
Riscaldare del sale grosso (da 1/2 Kg a 1 Kg a seconda della zona da trattare) in una pentola finchè è molto caldo.
Stendere il sale su un panno di cotone e richiuderlo bene.
Quando la temperatura è sopportabile (provare all'interno del braccio), applicarlo sulla zona lombare, appoggiando il panno contenente il sale sulla parte. Prima di fasciarlo aspettare un attimo perchè potrebbe essere ancora caldo e in tal caso bisogna rimuoverlo e attendere che si raffreddi ancora un po'.
Una volta appoggiato sulla schiena, avvolgerlo con una fasciatura o una fascia elastica per tenerlo fermo e avvolgerlo con un panno di lana (va benissimo anche una sciarpa).
Tenere in posizione finchè il sale si è raffreddato.
Questo impacco si può ripetere anche tutti i giorni.
Una volta utilizzato, il sale va gettato.
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DIETA E RIMEDI NATURALI PER L'ACETONE

L'acetone si sviluppa nei bambini a causa di una insufficiente metabolizzazione dei grassi ed è causato da un eccesso di grassi e proteine assunti in carenza di zuccheri oppure da una debolezza temporanea dell'organismo.
L'alito del bambino ha un odore acre, molto simile a quello dell'acetone per le unghie. Per testare il livello acetonemico si usano gli stick per le urine.
Ma in caso di acetone, come ci dobbiamo comportare?
E' importante ridurre in generale l'alimentazione, sospendere totalmente i grassi per 24 ore (soprattutto latte, latticini e carne), aumentare gli zuccheri nella dieta dando da bere al bambino bevande dolcificate con il miele e frutta sia fresca che secca perchè gli zuccheri aiutano l'organismo a bruciare i grassi.
Nel giro di 24-48 ore l'attacco acetonemico dovrebbe essere passato e si può riprendere con moderazione la dieta normale.
Nei casi più disperati si può dare da bere al bambino un goccio di Coca Cola (1 dito nel bicchiere). L'altissimo grado zuccherino della Coca Cola, per altri versi deleterio per la salute del bambino, in questi casi può essere una cura di emergenza efficace.
Benessere e Salute del Bambino Benessere e Salute del Bambino

Melania Mannoni

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GOMASIO... SOSTITUTO DEL SALE

Il gomasio è una tipica preparazione macrobiotica, costituita da sale marino integrale e semi di sesamo.
Poichè la nostra dieta abitualmente è troppo ricca di sale, questo è un ottimo sostituto che può essere utilizzato per condire verdure cotte e crude, ma anche su minestre o altre pietanze che hanno bisogno di essere insaporite.
Il gomasio ha moltissime proprietà:
rinforza il sistema nervoso
abbassa il tasso di colesterolo nel sangue
è energetico
attiva le secrezioni gastriche, utili per la digestione
Ed eccovi la ricetta:
Ingredienti:
15 cucchiaini di semi di sesamo
1 cucchiaino di sale marino integrale
Preparazione:
tostare i semi di sesamo in una padella calda, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno fino a che diventeranno marroncini (ma fate attenzione a non farli bruciare!)
Mettere i semi e il sale in un mortaio e ridurre il tutto in polvere (se siete più comodi potete frullare tutto con il frullatore).
Il gomasio va conservato in un vasetto chiuso e dura circa 15 giorni.
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Giusi De Francesco

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giovedì 6 settembre 2012

OLIO, AGLIO E... UN RIMEDIO PER L'OTITE


Questo rimedio può essere utilizzato in caso di dolore alle orecchie, sia per bambini che per adulti, soprattutto quelle volte (come capita sempre a me) in cui non si riesce a contattare il medico o il pediatra in tempi brevi (ad esempio quando il mal di orecchie viene il venerdì sera o durante il fine settimana...).
Il rimedio è molto semplice.
Prendete uno spicchio d'aglio, che funziona da leggero antibiotico, e schiacciatelo bene, quindi mettetelo in infusione in due cucchiai di olio extravergine di oliva. Fate scaldare l'olio per un minuto a fiamma bassissima (non deve friggere), quindi lasciare ancora l'aglio in infusione per almeno una decina di minuti.
A questo punto togliere l'aglio dall'olio, filtrare l'olio e metterlo in una boccettina con contagocce (se non l'avete in casa le trovate in farmacia, non costano molto).
Quando si manifesta il dolore da otite basta far scaldare il boccettino (anche su un calorifero o vicino alla stufa, oppure a bagnomaria) finchè l'olio diventa tiepido e quindi mettere con il contagocce un paio di gocce di olio nell'orecchio e chiudere con un batuffolo di cotone.
E' il cosiddetto "rimedio della nonna" che però vi assicuro, funziona...
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La famiglia Girasole e le sue avventure mediche. Un libro per bambini e anche per adulti. Secondo il sistema della Nuova Medicina Germanica
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mercoledì 5 settembre 2012

RIMEDIO DOLCE PER L'INSONNIA

So che molti di voi soffrono di insonnia, magari non in modo continuativo, ma tutti abbiamo dei momenti della vita molto particolari che ci fanno soffrire di questo spiacevole disturbo.
L'insonnia, solitamente causata dallo stress, si può migliorare attraverso una serie di rimedi naturali di vario genere: sedute di riflessologia plantare o digitopressione aiutano molto, lavori psico-corporei come lo yoga o la meditazione sono pure molto efficaci. Esistono anche delle erbe specifiche che aiutano chi ha questo tipo di disturbo, ma oggi vi parlerò di un rimedio semplice e dolce che vi può comunque aiutare.
Si tratta del cuscino di erbe di montagna e fiori per l'insonnia.
Potete utilizzare la fodera di un cuscino che avete già, non molto grossa, oppure prendere due quadrati di stoffa, misura 30x30 cm o leggermente più grandi e cucirli insieme.
Quando avrete pronta la fodera del cuscino la potrete riempire con del fieno, rigorosamente di montagna e non trattato con prodotti chimici ed aggiungervi dei fiori di lavanda, camomilla, tiglio e melissa secchi, per farlo profumare ancora di più.
Dove reperire questi prodotti?
Se avete l'occasione potete raccogliere una borsa di erba o fieno durante una passeggiata in montagna e farlo debitamente seccare al sole per alcuni giorni. Lo stesso potete fare con i fiori di lavanda, camomilla, tiglio e le foglioline di melissa, se sapete dove trovarli.
Se invece faticate a reperire questi materiali, potete cercare su internet. Io ho trovato diversi siti che per pochi Euro vi possono inviare un sacchetto di fieno biologico per l'alimentazione dei conigli, sappiate che va benissimo anche per il nostro scopo. E per i fiori vari potete rivolgervi ad una erboristeria di fiducia vicino a casa vostra, solitamente li vendono a peso e non costano molto, oppure potete utilizzare i fiori di una tisana rilassante, che potete trovare sempre in erboristeria.
Alla sera, prima di andare a dormire, scaldate il cuscino su un calorifero o vicino alla stufa e poi mettetelo sotto il cuscino che usate di solito per dormire.
Vedrete che gli effluvi di lavanda, degli altri fiori e del fieno cominceranno ad uscire e vi sentirete come sdraiati in un prato di montagna.
Respirate a pieni polmoni e lasciatevi cullare dai profumi finchè non vi addormenterete...
Buona notte e sogni d'oro!!!
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martedì 4 settembre 2012

SCIROPPO PER LA TOSSE FATTO IN CASA


Visto che ci stiamo avvicinando alla stagione fredda, anche se spero di tutto cuore che l'estate duri almeno fino a fine settembre, inizio a postare un'altra ricettina di uno sciroppo per la tosse da fare in casa.
Questa ricetta l'ho trovata sul blog Natural-mente Stefy e poichè è proprio un rimedio "della nonna" semplice semplice ho decido di postarla anche qui, ringraziando naturalmente Stefania per l'idea.
Ingredienti:
1 mela tagliata a pezzetti piccoli
15 fichi secchi tagliati a metà
250 gr di miele
1 lt acqua
Preparazione:
Mettere tutti gli ingredienti in una pentola e far bollire per 10 minuti. Lasciar riposare finchè è freddo, quindi filtrare e mettere in una bottiglia di vetro.
Bere 4 volte al giorno mezzo bicchiere di questo preparato.
E per non buttare nulla, la mela e i fichi cotti si possono mangiare tranquillamente dopo la cottura....
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lunedì 3 settembre 2012

OLEOLITO DI IPERICO

Eccomi qua, riprendo a scrivere dopo una lunga, lunghissima pausa, con il buon proposito di arricchire questo blog di molti nuovi ed interessanti post su impacchi e rimedi naturali.
E visto che siamo ancora in estate, anche se in questi giorni sembra più autunno, vi parlerò oggi dell'oleolito di iperico. Questo oleolito ha mille proprietà ed è particolarmente conosciuto per il suo utilizzo in caso di scottature, bruciature, punture di insetti, ustioni, piaghe, ulcerazioni della pelle, reumatismi e tutti i tipi di prurito (orticaria compresa). Come rimedio di bellezza viene utilizzato contro le rughe, per tutte le pelli sensibili ed è particolarmente adatto per il trattamento delle mani screpolate ed arrossate.
Io l'ho utilizzato molto per lenire il dolore e prurito da punture di zanzare quest'estate e devo dire che è stato veramente efficace, così come per il prurito da orticaria o allergie varie.
Io personalmente uso un oleolito preparato da una erboristeria molto attenta nelle sue preparazioni e mi trovo benissimo; però è possibile anche prepararselo da soli, avendo l'accortezza di raccogliere i fiori freschi di iperico in stagione. L'iperico è detto anche "erba di San Giovanni" in quanto tradizionalmente i fiori venivano raccolti proprio nel giorno di San Giovanni, il 24 giugno. E proprio da giugno ad agosto si può trovare l'iperico fiorito e raccogliere i fiori freschi per fare poi immediatamente l'oleolito.
Vi do la ricettina semplice semplice.
Gli ingredienti sono:
150 gr. di fiori freschi di iperico
1/2 litro di olio di girasole (va bene anche l'olio di oliva)
Preparazione:
Mettere i fiori in un vaso di vetro a macerare nell'olio, lasciando leggermente aperto il coperchio per non far fermentare l'olio. Durante il giorno mettere il vaso sotto i raggi solari, mentre alla sera tenerlo in casa. Per effetto dei raggi solari si attiverà l'ipericina e l'olio si colorerà di rosso.
Ricordatevi di scuotere il vaso tutti i giorni e ogni tanto mescolare il contenuto. Lasciate passare 30 giorni e poi filtrate l'oleolito utilizzando un panno di cotone. A questo punto vi rimane forse l'operazione più difficile che è quello di separare l'acqua dall'oleolito. Versate quindi l'olio in una bottiglia di plastica, chiudetela e mettetela a testa in giù. Lasciatela 24 ore e vedrete che l'acqua si sarà separata dall'olio. Ora dovrete fare molta attenzione, tenendo la bottiglia capovolta (e mettendo una bacinella sotto il tappo) svitate lentamente il tappo e lasciate uscire tutta l'acqua e non appena ricomincia a uscire l'olio, chiudete il tappo e l'operazione è fatta.
Se per errore il tappo vi sfuggisse di mano, la bacinella raccoglierà tutto l'oleolito e l'acqua e non dovrete far altro che riempire nuovamente la bottiglia, attendere altre 24 ore e ripetere l'operazione con più attenzione.
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