lunedì 3 settembre 2012

OLEOLITO DI IPERICO

Eccomi qua, riprendo a scrivere dopo una lunga, lunghissima pausa, con il buon proposito di arricchire questo blog di molti nuovi ed interessanti post su impacchi e rimedi naturali.
E visto che siamo ancora in estate, anche se in questi giorni sembra più autunno, vi parlerò oggi dell'oleolito di iperico. Questo oleolito ha mille proprietà ed è particolarmente conosciuto per il suo utilizzo in caso di scottature, bruciature, punture di insetti, ustioni, piaghe, ulcerazioni della pelle, reumatismi e tutti i tipi di prurito (orticaria compresa). Come rimedio di bellezza viene utilizzato contro le rughe, per tutte le pelli sensibili ed è particolarmente adatto per il trattamento delle mani screpolate ed arrossate.
Io l'ho utilizzato molto per lenire il dolore e prurito da punture di zanzare quest'estate e devo dire che è stato veramente efficace, così come per il prurito da orticaria o allergie varie.
Io personalmente uso un oleolito preparato da una erboristeria molto attenta nelle sue preparazioni e mi trovo benissimo; però è possibile anche prepararselo da soli, avendo l'accortezza di raccogliere i fiori freschi di iperico in stagione. L'iperico è detto anche "erba di San Giovanni" in quanto tradizionalmente i fiori venivano raccolti proprio nel giorno di San Giovanni, il 24 giugno. E proprio da giugno ad agosto si può trovare l'iperico fiorito e raccogliere i fiori freschi per fare poi immediatamente l'oleolito.
Vi do la ricettina semplice semplice.
Gli ingredienti sono:
150 gr. di fiori freschi di iperico
1/2 litro di olio di girasole (va bene anche l'olio di oliva)
Preparazione:
Mettere i fiori in un vaso di vetro a macerare nell'olio, lasciando leggermente aperto il coperchio per non far fermentare l'olio. Durante il giorno mettere il vaso sotto i raggi solari, mentre alla sera tenerlo in casa. Per effetto dei raggi solari si attiverà l'ipericina e l'olio si colorerà di rosso.
Ricordatevi di scuotere il vaso tutti i giorni e ogni tanto mescolare il contenuto. Lasciate passare 30 giorni e poi filtrate l'oleolito utilizzando un panno di cotone. A questo punto vi rimane forse l'operazione più difficile che è quello di separare l'acqua dall'oleolito. Versate quindi l'olio in una bottiglia di plastica, chiudetela e mettetela a testa in giù. Lasciatela 24 ore e vedrete che l'acqua si sarà separata dall'olio. Ora dovrete fare molta attenzione, tenendo la bottiglia capovolta (e mettendo una bacinella sotto il tappo) svitate lentamente il tappo e lasciate uscire tutta l'acqua e non appena ricomincia a uscire l'olio, chiudete il tappo e l'operazione è fatta.
Se per errore il tappo vi sfuggisse di mano, la bacinella raccoglierà tutto l'oleolito e l'acqua e non dovrete far altro che riempire nuovamente la bottiglia, attendere altre 24 ore e ripetere l'operazione con più attenzione.
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